martedì 30 novembre 2010

Il nuovo Google Earth.





Il mappamondo digitale di Google è arrivato ieri alla sua sesta edizione principale.

L'attenzione degli sviluppatori si è concentrata sull'integrazione dell'ormai noto  Street View e di altre caratteristiche in grado di migliorare il realismo degli ambienti rappresentati.
Per quanto riguarda il primo, è ora possibile scendere a "livello strada" con la massima semplicità, per poi spostarsi poi con le frecce direzionali o lo scroller del mouse lungo le zone fotografate dalle "Google Cars".
La caratteristica,  era presente anche nella versione precedente: a partire da questa sesta edizione però, il tutto è amalgamato al meglio e funziona in maniera ottimale.
Una novità importante è costituita dalla visualizzazione degli alberi 3D

Al momento, pero', anche visitando luoghi quali il "Palace of Fine Arts San Francisco" suggerito come esempio, di alberi tridimensionali non v'è traccia. Non è da escludere che si tratti comunque di un semplice problema temporaneo che andrà a risolversi nei prossimi giorni.
Chiude il tris di novità una comoda "time machine" che, in alcune località, consente di visualizzare di foto aeree  dell'archivio storico.

mercoledì 24 novembre 2010

Verso il tramonto di XP...


Il 2011 potrebbe rappresentare l’anno che determinerà il definitivo crollo di Windows XP; proprio per l’anno prossimo, infatti, tutti i produttori di hard disk hanno deciso, insieme ad IDEMA (Internation disk drive equipment and material association) di convertire l’intera produzione di unità, passando da soluzioni con settori da 512 byte a quelle con settori da 4KB. La possibilità di impiegare tutti i nuovi hard disk con Windows XP rimarrà comunque presente: le specifiche per le nuove soluzioni produttive prevedono un allineamento con la vecchia disposizione dei settori da 512 byte.
Tutto questo porterà però un lato negativo, che andrà ad impattare sulle prestazioni: Windows XP, si troverà infatti a trattare i nuovi hard disk come soluzioni più vecchie e saranno necessarie due operazioni di chiamata, vista la presenza di un emulation layer per consentire il corretto funzionamento. Secondo i primi dati, il calo prestazionale dovrebbe essere quantificabile in un 30%.

domenica 14 novembre 2010



10 piccoli accorgimenti per migliorare il tuo segnale Wi-Fi

La connettività multipla all'interno di uffici ed abitazioni obbliga gli utenti ad utilizzare sempre piu' spesso connessioni wireless.
Tale segnale e' soggetto pero' alle variabili piu' disparate in quanto nessun ambiente interno e' uguale all'altro.
Pertanto, impostare e dimensionare una tipologia di impianto puo' andare bene in un ambiente ma non in altri.

Di seguito vado ad elencare i piu' comuni impedimenti che il segnale Wi-Fi potrebbe incontrare sul suo cammino:
Pareti portanti:Qualsiasi muro costituisce un ostacolo in grado di attenuare il segnale wireless, ma il cemento armato delle pareti portanti, insieme al loro
spessore, è la barriera piu' ostica da superare.

Strutture in metallo:Se le pareti posso attenuare il segnale, una lamiera o maglia metallica è in grado di bloccare totalmente le onde radio, alcuni mobili infatti
sono dotati di struttura in metallo e per questo sono nemici del Wi-Fi. Anche l'attraversamento di ambienti dotati di piastrelle, come bagni
e cucine, possono disturbare in modo determinante tale segnale.

Forni a microonde:Oltre agli ostacoli che attenuano e deviano il segnale, la portata delle reti wireless è ridotta dalle interferenze radio: un classico esempio
sono i forni a microonde che operano intorno ai 2.4Ghz.

Telefoni cordless:I telefoni domestici senza fili possono operare a 2.4 Ghz o 5 Ghz; se occupano lo stesso spettro di rete Wlan di casa sono in grado di compromettereil segnale Wi-Fi (ed a loro volta esserne condizionati)
Impianto antifurto:I sistemi di sicurezza sfruttano spesso sensori wireless che comunicano con la centralina tramite onde radio; anche in questo caso l'utilizzo di
frequenze concomitanti con il Wi-Fi genera interferenza reciproca.

Ripetitori video:I dispositivii per la trasmissione a distanza del segnale video sono l'ennesimo esempio di come i 2.4 Ghz siano affollati: la sovrapposizione
con frequenze Wi-Fi è più che probabile.

Home theater:Se il vostro impianto surround sfrutta casse wireless, la presenza di una rete Wi-Fi potrebbe compromettere la qualita' dell'audio e a sua volta subire
le interferenze provenienti dagli altoparlanti home theater senza fili.

Bluetooth:Sebbene il Bluetooth sfrutti una tecnologia di trasmissione differente rispetto alle reti Wi-Fi anch'esso opera nella banda dei 2.4 Ghz e puo' quindi
costituire disturbo per la rete locale wireless.

Mouse e tastiere:Il raggio di azione di questi dispositivi cordless è relativamente limitato, ma la vicinanza naturale con il PC li rende particolarmente insidiosi per
il corretto funzionamento di un client Wi-Fi.

Controller gioco:Spesso sottovalutati in questo ambito, i joypad per console sono potenziali fonti di interferenza, sia che sfruttino procolli standard come Bluetooth
sia si basino su tecnologie proprietarie.


I sistemi per migliorare la connettivita' Wi-Fi sono molteplici ma identificare quello ideale non e' cosa facile.


Si va dai piu' semplici ed economici, come la sostituzione della antenna dell'access point con altra di maggiore portata, ai piu' onerosi,
come l'installazione ponti che fungono da ripetitori di segnale.


Tutto cio' non prima di aver verificato che le impostazioni dei parametri del router/access-point siano ottimizzate per quella situazione.

giovedì 11 novembre 2010

Mozilla Firefox 4


Dopo una lunga attesa, Mozilla Foundation ha rilasciato Firefox 4 Beta 7
Rispetto alle precedenti release, la nuova Beta di Firefox introduce significativi miglioramenti, soprattutto in ambito prestazionale.
Firefox 4 Beta 7 introduce infatti JaegerMonkey, il nuovo compilatore JIT per JavaScript sviluppato da Mozilla che andrà ad affiancare TraceMonkey nell'ottimizzazione del codice, al fine di consentire a Firefox di tornare a competere in modo efficace con Chrome, Internet Explorer, Opera e Safari.
Finora dell'ottimizzazione del codice se ne faceva carico solo TraceMonkey, il quale tentava di velocizzarne l'esecuzione rilevando la presenza di cicli e convertendoli in assembler generico. Purtroppo questo tipo di approccio non è adottabile in tutte le situazioni e ciò rende necessario l'intervento del vecchio interprete SpiderMonkey, notoriamente molto lento.

martedì 9 novembre 2010

Un pendrive per colazione...


Quello dello smaltimento dei rifiuti informatici e' uno dei problemi piu' attuali e che in un prossimo futuro preoccupera' sempre di piu'.
Nonostante inquinino di piu' i componenti elettronici interni, anche la plastica che costituisce spesso il guscio dei prodotti, diventa nel tempo un elemento inquinante di non facile smaltimento.
A questo proposito, la Casa produttrice di componentistica informatica Emtec ha pensato di ridurre l'impatto ambientale dei suoi nuovi pendrive usb adottando una soluzione particolare. 
L'involucro delle eco-drive, infatti, e' stato realizzato in materiale plastico ricavato dal mais ed interamente biodegradabile. 
Si tratta dell'acido profilattico (PLA), una bioplastica ricavata dalla fermentazione degli zuccheri presenti nel mais. Una volta realizzato, l'involucro dell'eco-drive non viene verniciato per cui assume il suo colore naturale che e' il bianco. Ovviamente l'attenzione della Casa non si e' fermato alla realizzazione del prodotto bensi' anche al packaging, utilizzando anche in questo caso materiali vegetali e biodegradabili, come gli inchiostri della serigrafia basati sulla soia.
Da oggi in poi, quindi, la rottura di un pendrive rimarra' comunque un evento spiacevole ma almeno avremo un prodotto in piu' con cui fare colazione!!

martedì 2 novembre 2010

Tecnologia ma non solo....

    Finalità primaria di questo Blog è semplicemente quella di condividere con gli amici le opinioni sulle argomentazioni che man mano sentirò di pubblicare su questo spazio.
    Nessuna pretesa da parte mia di insegnarvi qualcosa ma solo di offrire spunti per confrontarci
su problematiche ormai di pubblico dominio.
    Sicuramente avranno prevalenza gli argomenti di carattere tecnico-informatico ma gradito sarebbe anche il confronto su problematiche di carattere sociale e spesso le due cose viaggiano in parallelo.
    E' bello e gratificante mettere a disposizione degli altri le proprie esperienze maturate in tanti anni di operatività in campo informatico ma, conscio del fatto che non si finisce mai di imparare, è altrettanto bello abbeverarsi anche alle conoscenze ed alle esperienze degli altri.


                                                                                                                           Rosario

Internet ed i social network visti dalla Polizia Postale


In molti angoli della rete dedicati alla tecnologia e alla sicurezza informatica si descrive spesso l'ultimo malware, si analizzano vulnerabilità di sistemi operativi o ci si sofferma su prodotti e suite che promettono sempre maggior protezione e sicurezza per i propri dati. L'attenzione si sofferma sui tecnicismi, sulle modalità di diffusione di un malware e su come un particolare attacco è stato condotto. Sia chiaro: tutti argomenti validi, interessanti e degni di pubblicazione, ma probabilmente c'è bisogno anche di altro.
Un recente incontro organizzato da Symantec mi ha fatto capire che troppo spesso si parla di sicurezza informatica in modo incompleto, cercando un approccio il più possibile ineccepibile dal punto di vista dei contenuti e del livello di dettaglio, cercando di soddisfare la curiosità dell'utenza più smaliziata e competente. E si perde il senso della realtà, una realtà anche scomoda da accettare e che descrive un utente medio davvero inconsapevole e sprovveduto.
La presentazione di Norton 360v.4.0 è stata l'occasione per ascoltare l'intervento da parte di un funzionario di Polizia Postale; un'occasione davvero interessante, in quanto è emersa una situazione preoccupante non tanto dal punto di vista numerico e statistico, quanto piuttosto per la tipologia media dei problemi in cui viene coinvolta l'utenza italiana. E' vero, siamo di fronte a una mole enorme di truffe e affini, con differente distribuzione a seconda della regione geografica di appartenenza, ma da certi comportamenti possono derivare anche pesanti conseguenze per l'incauto utente.