martedì 18 settembre 2012

L'alimentatore : questo sconosciuto....

L'alimentatore : questo sconosciuto....

Un computer senza alimentatore non serve a nulla. Spesso viene trascurato, a volte non viene neanche nominato, ma l'alimentatore è uno dei componenti più importanti di un PC in quanto si occupa di fornire ai dispositivi a cui è collegato, l'alimentazione necessaria per il corretto funzionamento.
Un alimentatore operativo, ha anche il compito di rafreddare l'ambiente interno del case grazie alla rotazione delle ventole.



Alimentatore Computer


Dalla presa elettrica di casa arriva la corrente alternata; l'alimentatore si occupa in primo luogo di trasformare la corrente alternata in corrente continua, in quantotutti i componenti del computer utilizzano la seconda tipologia di corrente.
Ogni compinente del PC, inoltre, necessita di un'opportuna e specifica tensione che viene fornita dall'alimentatore del computer.
La corrente erogata dall'alimentatore verso i componenti del PC, differisce in base a quali connettori percorre:
la scheda madre, ad esempio, riceve tre tipi di tensione (3,3 / 5 /12 Volt), mentre il processore necessita di soli 12 Volt e il disco fisso ha bisogno sia dei 12 Volt che dei 5 Volt


Quando serve un nuovo alimentatore ad un computer

Possono essere diverse le ragioni per cui si deve sostituire il vecchio alimentatore del PC con uno nuovo.
In primo luogo, gli alimentatori "di serie" hanno una potenza e una qualità limitata, dopo qualche anno rischiano di non fare più bene il proprio lavoro.

Un alimentatore rotto va rigorosamente sostituito in quanto puo' provocare problemi anche al resto dell'hardware.
Puo' accedere anche che si sostituisce un componente vecchio del PC con uno nuovo, e che quest'ultimo consumi più corrente di quello precedente. Anche in questo caso bisogna pensare di aggiornare il proprio alimentatore con uno più potente.

Anche quando si monta un nuovo componente hardware che necessita di un cavo di alimentazione non disponibile sull'alimentatore in uso e non esiste alcun adattatore per il proprio caso, bisogna acquistare un alimentatore nuovo.

                           La potenza di un alimentatore per computer


I normali alimentatori, quelli inclusi in PC destinati ad attività da ufficio, hanno una potenza di 250 Watt.
Se si utilizza il computer per giocare e si dispone di una scheda grafica ad alte prestazioni probabilmente serve un alimentatore più potente, da 450 Watt.
Se si vuole esagerare e montare una seconda scheda video in modo da ottenere il massimo delle prestazioni grafiche, è possibile che serva un modello di alimentatore da 500 o 650 Watt.
In mercato, esistono anche alimentatori da 1000 Watt ma raramente essi vengono utilizzati.
Se l'alimentatore del PC è sottodimensionato, il computer rischia di diventare instabile e di bloccarsi. I componenti hardware assorbono più potenza di quella erogata e l'alimentatore non è più in grado di garantire continuità di tensione

giovedì 9 agosto 2012

Batteria : croce e delizia di smartphone e cellulari.




L'avvento di cellulari avanzati e smartphone hanno senz'altro rivoluzionato il modo di interagire con la rete nella modalita' mobile. L'infinita offerta di applicativi, quasi tutti gratuiti, e di tutti i generi, ha fatto si che tali dispositivi si collocassero al primo posto tra quelli da cui non ci separeremmo mai....neanche nei posti piu' impensati (e non dico altro!).

La necessita' primaria di restare sempre connessi alla rete, anche per sfruttare appieno le potenzialita' dello smarphone, sottopone lo stesso ad uno stress non indifferente dal punto di vista dell'assorbimento delle energie. Inutile sottolineare che energia = batteria, e pertanto l'autonomia di quest'ultima viene messa a dura prova.

Sara' senz'altro capitato che, nel bel mezzo della giornata, la batteria sia gia' esaurita lasciandoci nel black-out tecnologico piu' inquietante.

Qualche piccolo accorgimento nelll'utilizzo aiuta non poco ad arrivare quantomeno alla fine della giornata senza patemi d'animo di sorta.

Essi principalmente sono : 

  • diminuire la luminosità dello schermo
  • ottimizzare il tempo per la riduzione automatica della luminosità (in caso di inutilizzo del telefono)
  • spegnere la connessione Bluetooth
  • spegnere la connessione Wi-Fi
  • passare dalla modalità dual mode a quella GSM
  • abbassare il volume degli altoparlanti (e utilizzare auricolari)
  • usare sapientemente il GPS
  • spegnere programmi in background inutilizzati (comporta un minor utilizzo della CPU)
  • spegnere il telefonio durante la notte (è banale, ma fateci caso: ciò comporta anche una allungamento dell'autonomia del 30%)

Personalmente, anche solo con alcuni di questi accorgimenti, sono riuscito a migliorare di molto l'autonomia della batteria.

Esistono, inoltre, delle apps gratuite, che aiutano a tale tipo di gestione oculata, ma i punti suindicati rimangono, a mio giudizio, imprescindibili.

                                                       Auguro a tutti una stupenda estate!!

mercoledì 28 marzo 2012

Ventole e dintorni...

Quando il computer è troppo rumoroso, significa che le ventole al suo interno stanno girando velocemente.
Il problema del rumore che fa un computer acceso può dipendere da quattro ragioni:
1) Che il computer monta un alimentatore un po' vecchio e la ventola è rumorosa di suo.
2) Che l'interno del computer è sporco, quindi le ventole iniziano a girare più del dovuto perchè la polvere copre le prese d'aria.
3) Che la scheda grafica ed il processore del computer stanno lavorando con troppa potenza rispetto quanto effettivamente servirebbe quindi le loro ventole corrono veloci.
4) Il rumore può anche essere causato da un hard disk un po' vecchio che richiederebbe di essere cambiato.
Per capire l'effettiva origine del problema di un pc rumoroso bisognerebbe aprire il case del computer, accenderlo e cercare di capire, con la propria sensibilità uditiva, cosa sta facendo troppo chiasso.

Per il punto 4, se fosse l'hard disk a fare troppo rumore, l'unica soluzione è sostituirlo con uno nuovo che sicuramente sarà più silenzioso.

In linea generale invece, la prima cosa da fare è pulire il computer all'interno la polvere sulle ventole.
Pulire quindi la ventola dell'alimentatore ed anche quelle di scheda video e processore se si notassero sporche, secondo le istruzioni della guida fornita con il link qui sopra.
Dopo aver liberato il computer dalla polvere, se il rumore rimanesse comunque costante, si può agire via software per ridurre la velocità delle ventole.
Tramite programmi non è possibile regolare la velocità di tutte le ventole.
In particolare è difficile che si possa controllare la velocità di quella dell'alimentatore che se facesse troppo rumore, potrebbe essere da cambiare (anche solo la ventola e non tutto l'alimentatore).

Quando si apportano modifiche alla velocità della ventola, è comunque sempre necessario controllare, almeno per un po', la temperatura per assicurarsi che i componenti  siano comunque raffreddati adeguatamente.
È inoltre necessario fare attenzione al periodo estivo, perchè più elevati livelli di temperatura generale hanno sempre un impatto sul PC. 
Potrebbe essere necessario accelerare la ventola di nuovo nei giorni più caldi, anche a seconda della posizione e della configurazione del computer.

Ventole & Stardust....poco Star...molto Dust,

Ventole e dintorni...
Quando il computer è troppo rumoroso, significa che le ventole al suo interno stanno girando velocemente.
Il problema del rumore che fa un computer acceso può dipendere da quattro ragioni:
1) Che il computer monta un alimentatore un po' vecchio e la ventola è rumorosa di suo.
2) Che l'interno del computer è sporco, quindi le ventole iniziano a girare più del dovuto perchè la polvere copre le prese d'aria.
3) Che la scheda grafica ed il processore del computer stanno lavorando con troppa potenza rispetto quanto effettivamente servirebbe quindi le loro ventole corrono veloci.
4) Il rumore può anche essere causato da un hard disk un po' vecchio che richiederebbe di essere cambiato.
Per capire l'effettiva origine del problema di un pc rumoroso bisognerebbe aprire il case del computer, accenderlo e cercare di capire, con la propria sensibilità uditiva, cosa sta facendo troppo chiasso.

Per il punto 4, se fosse l'hard disk a fare troppo rumore, l'unica soluzione è sostituirlo con uno nuovo che sicuramente sarà più silenzioso.

In linea generale invece, la prima cosa da fare è pulire il computer all'interno la polvere sulle ventole.
Pulire quindi la ventola dell'alimentatore ed anche quelle di scheda video e processore se si notassero sporche, secondo le istruzioni della guida fornita con il link qui sopra.
Dopo aver liberato il computer dalla polvere, se il rumore rimanesse comunque costante, si può agire via software per ridurre la velocità delle ventole.
Tramite programmi non è possibile regolare la velocità di tutte le ventole.
In particolare è difficile che si possa controllare la velocità di quella dell'alimentatore che se facesse troppo rumore, potrebbe essere da cambiare (anche solo la ventola e non tutto l'alimentatore).

Quando si apportano modifiche alla velocità della ventola, è comunque sempre necessario controllare, almeno per un po', la temperatura per assicurarsi che i componenti non siano comunque raffreddati adeguatamente.
È inoltre necessario fare attenzione al periodo estivo, perchè più elevati livelli di temperatura generale hanno sempre un impatto sul PC. 
Potrebbe essere necessario accelerare la ventola di nuovo nei giorni più caldi, anche a seconda della posizione e della configurazione del computer.

domenica 11 marzo 2012

La stampante ed il chip dispettoso....

Piu' volte mi capitato di sentire di stampanti, Epson e Canon in particolare,
che senza un motivo apparente si bloccassero improvvisamente.

Un innocente messaggino invita a contattare l'assistenza tecnica della casa
madre per la risoluzione del problema.
Ma da cosa, anzi, da chi e' generato questo problema?
Eh si, perche' spesso non e' un problema tecnico scaturito da chissa' quale uso
improprio della stampante, bensi' da un contatore interno alla stessa
che e' tiene conto dei cicli di pulizia, del numero di stampe realizzate, 
delle sostituzioni della cartuccia, dei tempi che intercorrono tra un'accensione 
e l'altra, etc.

Ovviamente, fino a quando la stampante arriva in maniera fisiologica alla fine
dei suoi giorni, uno riesce anche a farsene una ragione, ma quando si viene
a sapere che la stampante e' stata "programmata" per bloccarsi dopo un 
certo numero di copie, vien da chiedersi quanto legale sia la tal cosa.

Le case produttrici, ovviamente, la mettono sul piano della sicurezza e della
qualita' delle stampe ma lo scopo primario e' quello di rendere "sconveniente"
l'invio all'assistenza per tale manutenzione, soprattutto quando fuori dal periodo di garanzia. 

I bassi costi delle stampanti, poi, fanno il resto: una rapida valutazione dei 
costi da affrontare (trasporto di andata e ritorno piu' l'intervento stesso) 
suggeriscono di andare a comprare una nuova stampante per poche decine di euro.

Tutto cio' e' nato dalla ossessiva esigenza delle case produttrici di vendere
sempre ed a tutti i costi. 

Fino a qualche anno fa, le stampanti erano ancora costruite in maniera solida ed affidabile ma tutto cio' era controproducente per il mercato. Ora invece, pare che il famigerato chip non assolva piu' a questo compito perche' a rendere inservibile la stampante e' la scadente qualita' costruttiva del prodotto, costituito dal 90% di plastica e su cui, udite udite, vengono eseguite addirittura prove di usura accelerata per renderle inservibili dopo un certo numero di copie.

Il consiglio di Taurus? Meglio spendere qualche euro in piu' in fase di acquisto ed andare su un segmento di prodotti piu' alto ed affidabile. Sicuramente anche le prestazioni, quando il prodotto e' ancora nuovo, saranno superiori.


giovedì 19 gennaio 2012

Powerline...velocita' senza problemi.

Powerline Communications






Con questo termine si indica una tecnologia grazie alla quale si possono sfruttare le prese elettriche di casa per creare collegamenti di rete senza dover stendere nuovi cavi all'interno delle canaline dell'abitazione.

Di solito li utilizza chi vuole evitare di dover intervenire sull'impianto di distribuzione preesistente che a prima vista non presenta particolari difficolta', ma che spesso si rivela piu' che ardua se non si dispone della corretta attrezzatura, o ancora peggio, se l'impianto ha qualche anno di troppo e non e' stato pensato per cablaggi futuri. Alla fine si e' costretti a ricorrere ad un elettricista con costi che forse non giustificano lo scopo.

E' una validissima alternativa ai piu' diffusi sistemi WiFi, di cui tutti dicono di voler fare a meno, ma che alla fine e' il sistema piu' veloce ma non sempre il migliore per l'irradiazione di un segnale stabile.

In linea di principio non c'e' niente di piu' semplice: bastera' collegare il primo dispositivo in una presa elettrica nei pressi del router ed il secondo nell'ambiente che si vorra' servire con il segnale, ed il gioco e' fatto.

Il segnale viaggera' cosi' nell'impianto elettrico di casa vostra senza nessun altro problema.

Qualche piccolo accorgimento lo si dovra' comunque adottare come quello di non utilizzare il dispositivo su ciabatte multipresa e di proteggere, alla stregua del segnale WiFi, la connessione con una chiave di cifratura.

Il prodotto ideale e' quello dotato di presa passante in modo da non perdere l'utilizzo della presa stessa.

Le prestazioni sono una via di mezzo tra la qualita' ottimale della linea cablata e di quella WiFi con tendenza ad avvicinarsi sicuramente  alla prima. 

Infine, la cosa cosa piu' difficile e' la valutazione dell'opportunita' di adottare un sistema simile perche' il costo puo' variare, per una coppia base, dai 120 ai 140 euro, ma le considerazioni fatte all'inizio sicuramente suggeriranno questa soluzione per gli ambienti che presentano gli atavici problemi connessi ad una rete WiFi.